Ricordo che durante l’adolescenza sentivo spesso i miei amici raccontare che quell’estate sarebbero andati in vacanza in Croazia.
A me, sinceramente, non attirava molto. Forse era troppo poco esotica, troppo vicina. Insomma, la Croazia non era in cima ai miei pensieri.
Gli anni però – purtroppo – sono passati, io sono cresciuta (sì, preferisco questa versione) e la vicinanza dell’Istria al Friuli Venezia Giulia ha cominciato a sembrarmi sempre più allettante.
Così lo scorso weekend ho finalmente messo in pratica quest’idea che mi balzava in mente da un po’ di tempo: un weekend on the road in Istria.
Devo fare solo una piccola premessa prima: complice la stagione estiva, sabato mattina io e Gabriele abbiamo trovato parecchio traffico, tanto da passare quasi due ore in coda in Slovenia, poco prima del confine con la Croazia. Per questo non sono riuscita a includere nell’itinerario anche altri paesini che avevo adocchiato prima di partire.
Indice
Cosa vedere nell’Istria croata in un fine settimana?
Visitando l’Istria croata ci si sente ancora un po’ in Italia: la cultura e la cucina sono diversi ma i palazzi con il loro stile veneziano e i “ciao” continui che si scambiano gli abitanti riportano subito alla memoria le tante vicissitudini passate vissute da questi territori.
Pola, città dell’Anfiteatro
Pola è la città più grande – nonchè capoluogo – dell’Istria.
All’arrivo, abbiamo avuto la fortuna di trovare parcheggio proprio sotto il famosissimo e maestoso Anfiteatro (o Arena), che già da solo vale la visita in città.
Fatto costruire da Augusto e completato da Vespasiano (e pensare che viene ricordato soprattutto per i bagni che da lui prendono il nome!), l’Anfiteatro è tutt’ora utilizzato, è possibile visitarlo internamente a pagamento ma anche da fuori lo si riesce ad ammirare in tutta la sua bellezza.
Da lì poi si raggiunge in un attimo il centro storico a piedi. Attraverso l’Arco dei Sergi, si entra nella parte più caratteristica della città, dove si trovano il Tempio di Augusto e la Chiesa bizantina di Santa Maria Formosa.
Pola è una città ricca di storia che non si vanta, avrebbe così tanto da raccontare ma preferisce che sia la gente a farle domande. Una bellezza discreta, mai eccessiva, che sa mostrarsi all’occorrenza.
Parenzo, arte bizantina e divertimento
Una delle mete più popolari dell’Istria è proprio Parenzo: noi l’abbiamo visitata sia di sera sia di giorno e l’abbiamo trovata sempre molto viva.
È perfetta per divertirsi, è perfetta per chi vuole rilassarsi, è perfetta per chi cerca la cultura.
E proprio da qui parto perchè a Parenzo si trova la Basilica Eufrasiana, patrimonio dell’Unesco. In pieno centro ti imbatterai in un ingresso alquanto discreto, se non fosse per un bellissimo mosaico dorato che lo decora.
L’ingresso è a pagamento ma noi la domenica abbiamo trovato la biglietteria chiusa e la chiesa aperta. Così siamo riusciti a vedere lo stesso questo capolavoro di arte bizantina.
Una volta usciti dalla basilica, il mio consiglio è di camminare per le viette di Parenzo senza una meta precisa: magari ti lascerai conquistare da un negozietto artigianale o magari finirai a mangiare un’ottima palacinka con vista sul porto.
Rovigno, amore a prima vista
Per tutto il viaggio non abbiamo fatto altro che confondere il nome Parenzo con il nome Rovigno, complice il fatto che le due città si trovano a breve distanza l’una dall’altra.
Ora che le ho viste entrambe, non ho dubbi su come distinguerle: Rovigno è quella che mi ha rapito il cuore.
Già una prima vista d’insieme all’agglomerato arroccato di case dalle tinte pastello e panni stesi mi aveva fatto capire che mi sarebbe piaciuta. Ma è solo camminandoci dentro che si coglie il fascino di questa città.
Pietre incastrate a puzzle sotto i piedi, finestre e porte colorate, fiori sui balconi e la cura con cui viene tenuta non potevano non conquistarmi.
Ad ogni angolino si trova una galleria d’arte o un negozio di oggettini e prodotti fatti a mano.
E se si sale fino alla Chiesa di Sant’Eufemia (fatelo, che merita!), si gode anche di una magnifica vista d’insieme sulla città e sullo splendido mare blu che la circonda.
Se poi volete vederla ancora più dall’alto, con poche kune potete salire sul campanile della chiesa per foto mozzafiato.
Dignano, paese dei gatti e della street art
Non ricordo davvero dove avessi trovato Dignano (o Vodnjan) tra i paesi consigliati da vedere in Istria ma è stata una bella scoperta.
Si trova sulla strada che porta a Pola ed è un piccolo paese di stampo medievale dalle vie caratteristiche e colorate di street art: una street art di quella ben fatta.
Lì, proprio in quel punto che altrimenti sarebbe sembrato triste e desolato, trovate bellissime opere multicolore che trasformano subito il luogo.
E se poi amate i gatti non potete non fermarvi a Dignano: saranno loro a portarvi a curiosare nelle varie viette.
Grisignana, la creatività che sorprende
In questo caso so bene chi mi ha consigliato di visitare Grisignana durante il weekend in Croazia: è stata Celeste di Be Right Back che è una vera esperta di Europa orientale.
Mai consiglio fu più calzante perchè Grisignana è davvero un posto unico.
È un paesino medievale piccolissimo – arroccato su un colle – che dimostra come “nella botte piccola sta il vino buono”.
A Grisignana si respira arte, il paese trasuda creatività ad ogni angolo: infatti, è conosciuto come “paese degli artisti” proprio perchè qui si trovano tantissime gallerie d’arte.
Stradine pittoresche, concerti suggestivi e quell’autenticità che lo fa sembrare davvero sospeso nel tempo.
Se avessi un benché minimo talento artistico, mi rifugerei senz’altro qui per trovare l’ispirazione.
Come andare in Istria senza vignetta slovena?
La via più semplice per raggiungere la Croazia dall’Italia è sicuramente passare la Slovenia in autostrada. Una scelta che comporta l’acquisto della temutissima vignetta slovena, alla modica cifra di 15€ per una settimana.
Se volete evitare questa spesa, esiste una soluzione che vi permette di raggiungere l’Istria senza dover buttare via soldi solo per un breve tratto di strada.
Per parafrasare il mio amato Mago di Oz, “seguite la via gialla”. In Slovenia, infatti, i cartelli gialli indicano la strada normale dove non è richiesta la vignetta. Non seguite quelli blu e verdi che portano in autostrada e superstrada.
Ci sono diverse strade da poter seguire, la più comoda è quella che passa per Capodistria e poi da lì fino a Dragogna e al confine, sempre seguendo le indicazioni su cartelli gialli per Pola.
4 Comments
Ho seguito il tuo viaggio su Instagram con piacere e ricordando i luoghi che avevamo visitato l’anno scorso..
L’Istria mi è piaciuta un sacco..
Ho amato anch’io Rovigno e Dignano..
Purtroppo Grisignana non l’avevamo inserita nel tour.. ma contiamo di tornare.. quindi grazie del consiglio!
Grazie mille, mi fa davvero piacere! Allora è una scusa per tornarci. 😉
Mi ha fatto molto piacere leggere questo articolo perché l’anno che dovevo fare le vacanze on the road in Istria il mio fidanzato dell’epoca aveva deciso arbitrariamente di andare in Costa Azzurra il giorno stesso della partenza… Secondo lui infatti dal Piemonte avremmo sprecato troppo tempo in viaggio!!! Alla fine era stata una bella vacanza lo stesso, ma sono sempre rimasta con la curiosità di scoprire questa zona (e poi ho iniziato a viaggiare da sola evitando amici/fidanzati indecisi ahahahah)
Ahah, certo non ti è andata male con la Costa Azzurra però la curiosità resta, ti capisco! La prossima volta allora vedrai l’Istria in compagnia del piccolo/a in arrivo. <3