Avete mai pensato di visitare lo stato del Mississippi? Nonostante sia una meta ancora poco considerata durante un viaggio negli Stati Uniti, può riservare meravigliose sorprese.
Confinando con stati quali Louisiana e Tennessee, spesso viene sacrificato in nome di zone più famose e turistiche. Eppure è pur sempre il “Birthplace of America’s Music” come riporta il cartello che vi accoglierà appena entrerete in questo territorio.
Ecco allora 3 (+1) tappe imperdibili per andare alla scoperta del Mississippi e di quello che ci riserva.
Cosa vedere in Mississippi, tra blues e residenze antebellum
Lo stato del Mississippi prende il nome proprio dal fiume omonimo, che costeggia buona parte del suo confine ovest. E, come riporta il cartello di ingresso, è davvero in questa zona che ha avuto origine la musica blues.
Qui, infatti, passa la mitica Blues Highway (US 61) che unisce la città di New Orleans a Memphis e che permette di toccare tutti i punti più significativi della storia di questo genere musicale.
Ma lo stato è anche casa di splendide dimore prebelliche che si possono anche visitare ed è stato uno dei teatri principali della lotta per i diritti civili del popolo afroamericano.
Natchez
Natchez è la città più antica del Mississippi (risale al 1716) e probabilmente anche la più famosa. Merito della sua oggettiva bellezza: camminando per le sue deliziose vie, dovunque girerete lo sguardo, vi imbatterete in splendide e maestose dimore storiche del periodo prebellico.
E se amate visitare ville e magioni, prendetevi almeno qualche ora per visitare Natchez e le sue abitazioni. Al Visitor Center troverete un’utilissima mappa con tutti gli indirizzi visitabili e i diversi orari di accesso.
Sembrano una più bella dell’altra ed è difficile scegliere ma tenete conto che la singola visita costa 15$ per cui sarà necessario fare una selezione (purtroppo). Se il tempo che avete a disposizione non è tanto potete comunque vederle da fuori.
Per il resto Natchez è molto carina con il suo stile tipico del Sud fatto di colonnati e ferro battuto e una passeggiata qui è molto piacevole, peccato che – forse complice il caldo – quando ci sono andata io ad agosto non ci fosse nessun altro in giro.
Jackson
Jackson è la capitale del Mississippi, come evidenzia la presenza del bello State Capitol. Qui è ambientato il film “The Help” con Emma Stone, giovane appena laureata che negli anni ’60 scrive un libro d denuncia sulle condizioni delle domestiche di colore che lavorano per ricchi bianchi proprio a Jackson.
Inoltre, se siete amanti della letteratura potete andare a vedere, almeno da fuori, il Eudora Welty House and Garden. Eudora Welty, infatti, è stata una scrittrice americana di Jackson che ha vinto anche il Premio Pulitzer e se anche voi amate “Una mamma per amica” (o “Gilmore Girls” che dir si voglia) ricorderete come Rory la nomini più volte.
Se avete in programma di cenare a Jackson, il The Iron Horse Grill offre buon cibo e musica live.
Biloxi
Biloxi è in pratica l’unico accesso al mare dello stato del Mississippi e non è famosa tanto per le sue spiagge quanto come meta prediletta dagli studenti universitari durante lo spring break.
Anche perchè qui il gioco d’azzardo è legalizzato quindi oltre ai locali sono presenti anche diversi casinò. Purtroppo anche Biloxi è stata duramente colpita dall’uragano Katrina.
Mammy’s cupboard
Appena superato il confine tra Louisiana e Mississippi si trova un luogo davvero singolare: Mammy’s Cupboard, una tavola calda che è impossibile non notare arrivando a Natchez.
Qual è la sua particolarità? Che è a forma di gigante “mammy” del sud USA. Avete presente la preziosa Mami di “Via col vento”? Ecco: donne di colore che solitamente lavoravano per ricche famiglie di bianchi come domestiche.
All’interno della sua gonna si trova il ristorante. Attenzione, però, agli orari: si mangia solo dalle 11 alle 14 altrimenti lo troverete chiuso, come successo a me!
Comment
Non avevo mai sentito nominare Natchez e adesso non solo mi sento ignorante ma anche curiosissima… le tue foto sono come sempre un’esca a cui abbocco piacevolmente! Un viaggio che amerei farei… chissà magari tra un pò… grazie per i tuoi itinerari mai banali e sempre affascinanti.