Vi farà saltare il cuore in gola, Vi farà chiedere “quando finirà” ma il sorvolo delle linee di Nazca è un’esperienza che non potete perdere.
Sorvolarle era al secondo posto delle cose da fare in Perù della mia personale lista.
Quel mistero che avvolge l’origine di questi segni nel terreno e che ancora oggi nessuno sa spiegarsi mi hanno sempre incuriosita.
Non vedevo l’ora di vederle di persona e, allo stesso tempo, temevo un po’ questo momento. Lo temevo per un motivo abbastanza banale: avevo paura di vomitare anche l’anima.
Ebbene sì, da adulta ho scoperto di essere abbastanza debole di stomaco e, leggendo alcuni blog prima di partire, tutti raccomandavano di affrontare il volo a pancia vuota, onde evitare brutte sorprese.
Com’è andata a finire? Ve lo racconto subito.
Indice
Il sorvolo sulle linee di Nazca, mezz’ora di magia
Le linee di Nazca sono stupefacenti geoglifi che solcano il deserto della città di Nazca. Linee che disegnano figure diverse, che purtroppo non credo di aver studiato sui libri di geografia (dato che nella mia scuola si faceva solo in prima superiore) ma che fanno parte del mio immaginario di viaggiatrice da sempre.
Avevo grandi aspettative a riguardo e non sono stata delusa.
Il mio itinerario di viaggio in Perù prevedeva l’arrivo a Nazca in tarda mattinata con la corriera. Appena scesi ci siamo diretti subito negli uffici di Aeroparacas, che avevo letto essere una delle migliori compagnie per volare sulle linee di Nazca, e lì abbiamo prenotato il volo per le due del pomeriggio.
La compagnia ci ha accompagnato in aeroporto e lì serve avere il passaporto (in Perù serve praticamente per ogni cosa). Cominciano poi i controlli e si viene pesati così da poter sistemare poi tutti i passeggeri in aeroplano secondo un ordine ben preciso.
Una volta che l’aereo è pronto, si ha il tempo di fare qualche foto di rito e poi si sale a bordo. All’interno ci sono sei posti più i due piloti.
Fatte le prove di volo e i dovuti controlli, si parte. E qui inizia l’emozione.
Ritrovarsi lassù in alto e vedere le figure più famose come il colibrì, la scimmia o l’astronauta con i propri occhi è fantastico. Un groviglio di sensazioni uniche davanti a queste misteriose figure che si trovano lì da migliaia di anni.
Le linee di Nazca sono grandi, bellissime, alcune ben visibili, altre meno. All’inizio l’occhio ci mette un po’ per abituarsi e scorgerle ma poi si riescono a trovare facilmente.
A ognuno, inoltre, viene data una piccola mappa su cui sono segnate tutte le linee così da riuscire a riconoscerle.

La scimmia
Fino a metà sorvolo o poco più va tutto bene, finchè il mio stomaco comincia a non poterne più. Il caldo all’interno del velivolo diventa soffocante e mi ritrovo presto a sperare che il volo finisca presto.
Le linee sono bellissime ma il continuo girarsi dell’aereo a destra e a sinistra per permettere a tutti di vederle bene ha le sue conseguenze così quando vedo che si torna verso l’aeroporto ringrazio di essere riuscita a reggere senza conseguenze visibili (e odorabili).
So che il mio commento a caldo è stato “bellissimo ma non lo rifarei”.
Ora posso dire che è stata un’esperienza stupenda che sono super felice di aver fatto. Lo stupore di essere davanti a uno dei grandi misteri della storia è tanto ed è meraviglioso e consiglio davvero a tutti di provarlo.

L’astronauta
Il viaggio in Perù non sarebbe stato lo stesso senza, mi sarebbe rimasto l’amaro in bocca. Bisogna solo mettere in conto che un po’ di mal di stomaco può starci. Basta arrivare a digiuno e la vista su quel terreno arido solcato solo dalle linee ti ripagherà di tutta la fatica.
Per riposarsi e rilassarsi c’è tutto il tempo dopo.
Quanto costa sorvolare le linee di Nazca?
Il volo sulle linee di Nazca non è economico per gli standard peruviani ma vale tutti i soldi. Noi abbiamo pagato circa 90 dollari comprese le tasse aeroportuali.
Una piccola nota: io sono stata in Perù non in alta stagione, per chi va in quel periodo, invece, è consigliabile recarsi magari direttamente in aeroporto e chiedere alle diverse compagnie quando parte il primo volo.

Maria Reiche, la donna che ha dato un grosso contributo allo studio delle linee di Nazca
Cos’altro vedere a Nazca?
Avendo tutta la giornata da passare a Nazca, noi ne abbiamo approfittato per esplorare questa calda città.
A Nazca, infatti, si trovano altri siti importanti come l’acquedotto di Cantalloc, costruito dai Nazca (popolazione precedente gli Incas) e tutt’ora funzionante.
Il sito archeologico di Los Paredones, poi, è stato sede amministrativa durante il periodo Inca.
Molto interessanti, infine, sono le linee di El Telar, geoglifi precedenti alle più famose linee di Nazca che pare siano state proprio fatte come primo test. Da qui si può anche vedere il Cerro Blanco, la duna di sabbia più alta del mondo.

In fondo il Cerro Blanco, la duna più alta del mondo
Per tutte queste tre cose noi abbiamo prenotato il giro con la guida con Aeroparacas. Lo consiglio sia per avere informazioni aggiuntive sia perchè per il caldo e per la sicurezza è consigliabile non raggiungerle a piedi.
Desertica ma di certo non deserta, Nazca di sera è piena di vita. Noi eravamo lì durante la settimana e in piazza abbiamo trovato una sfilata di scuole tutte con diversi costumi colorati prima di finire con i fuochi d’artificio.
Quale modo migliore di chiudere una giornata ricca di avventure ed emozioni?
10 Comments
Io invece non ne avevo mai sentito parlare, ma ora ne sono super affascinata, che cosa fighissima mi hai fatto scoprire!
Mi fa proprio piacere di avertele fatte scoprire, cara Anna!
Mi sono emozionata leggendo perché è tra i mie sogni. Il Perù è in sospeso nella mia lista con la guida che attende in libreria..
Anch’io l’ho fatta attendere un po’ ma poi ho ceduto 😉 Che paese stupendo!
Mi vergogno un po ma non ne avevo mai sentito parlare! Complimenti per il tuo blog, hai degli articoli davvero interessanti e insoliti!
Grazie mille di cuore. Credo sia davvero un complimento bellissimo! <3
Non le conoscevo proprio lo ammetto ma adesso sono curiosa di vederle di persona. Spero che il mio stomaco riesca a reagire almeno la metà bene di come ha fatto il tuo…temo quel tipo di aereo!
Ahahah, anch’io temevo davvero di non farcela, secondo me dura il tempo giusto per non lasciare lì la colazione! La vista, però, è davvero un regalo straordinario. :-*
Io non ho voluto sorvolare le linee di Nasca proprio per lo stomaco. L’ho fatto negli USA sorvolando il Grand Canyon e sono stata male dall’inizio del volo fino a che non sono scesa. Mi è piaciuto comunque vedere le linee dal Mirador sulla Panamerica.
Ti capisco, se si soffre di stomaco è impossibile da fare. Per fortuna che esiste il Mirador! 🙂