Come mi ha saggiamente detto una mia amica “ad un certo punto il bisogno di viaggiare e vedere il mondo diventa talmente impellente e inarrestabile che sei pronta anche a viaggiare da sola pur di farlo”. E non c’è nulla di così vero.
Dopo la prima tappa a Singapore in cui ero assieme alla mia amica che vive lì, ho proseguito il mio viaggio in Asia verso Bali da sola.
Il mio primo, vero, viaggio da sola. Mi è capitato diverse volte di passare giornate da sola in giro per l’Europa ma mai di andare in un posto completamente da sola e senza conoscere nessuno lì. E farlo dall’altra parte del mondo mi ha reso ancora più orgogliosa.
Prima di partire avevo letto tanti siti di blogger di viaggio che seguo, che avevano fatto viaggi simili da sole e raccontavano di come fosse assolutamente fattibile e non pericoloso e così mi sono buttata. Volevo fare un viaggio da sola, dimostrare a me stessa che potevo cavarmela in ogni situazione.
E ce l’ho fatta. Sono felice, davvero felice, di aver fatto anche questa esperienza. È andato tutto benissimo, ho fatto tutto quello che avevo programmato, non mi sono persa e non mi sono mai sentita in pericolo.
All’inizio un po’ di timore c’era, cenare da sola in particolar modo temevo mi avrebbe fatta sentire a disagio e invece è stato normalissimo e piacevole. Sì perché viaggiare da soli vuol dire fare solo e soltanto quello che si vuole (nei limiti del possibile e del lecito), senza compromessi ma seguire solo i propri desideri e la voglia di scoperta.
Sicuramente è un tipo di viaggio che potrei rifare. L’unica cosa che mi è “mancata” è il confronto immediato: la possibilità di commentare e condividere quello che stavo vedendo e vivendo subito con qualcuno. Questo, però, si è tradotto in una maggior occasione di riflessione su quello che aveva davanti e sulla situazione in generale. Riflessioni che ho riportato tutte su un quaderno da viaggio, compagno delle mie avventure.

La mia benedizione al tempio Tanah Lot
8 Comments
Il primo viaggio da soli è un grande momento, secondo me un passaggio fondamentale che va assolutamente fatto. Complimenti!
Grazie mille e grazie anche di essere passato sul blog! Vero, almeno una volta nella vita dovrebbero provarlo tutti.
Sono davvero contenta che tu ti sia trovata così bene! Io al momento non sento il bisogno di un viaggio in solitaria, più che altro perché come te amo poter condividere le sensazioni e le scoperte con qualcuno, ma è una fortuna che ci siano posti visitabili senza paura o timori particolari.
Sì, infatti, soprattutto per noi donne che spesso dobbiamo stare molto più attente degli uomini quando viaggiamo!
Ciao, io il mio prima viaggio da sola lo ho fatto l’estate scorsa e a Cuba. A maggio farò il secondo e indovina un po’?! Singapore e poi Bali. Non sto più nella pelle. Chissà, magari quando tornerò potremo confrontare le esperienze ed emozioni di un primo viaggio da sola e un secondo viaggio da sola (che un po’ mi “spaventa” di nuovo) nella stessa terra. Sarebbe molto interessante 🙂
Ma dai, ottima scelta!! Assolutamente, mi sembra molto interessante! <3 Come ti sei trovata a Cuba da sola?
Ti ammiro molto , è proprio quello che sto cercando di programmare per settembre .. e come te il mio timore più grande (a parte il fatto di non fare incidenti con auto visto che sarà onthe road) è di cenare da sola .. non mi piace , se sono sola non mangio (eccetto colazione ) .. per cui .. vediamo come andrà 🙂
Un on the road da sola dev’essere un’esperienza ancora più elettrizzante! <3 Anche a me non piace tanto cenare da sola ma io l'ho presa come un'occasione per organizzare la giornata seguente, leggere un po' e in generale guardarmi un po' attorno. In ogni caso, sarà un'esperienza bellissima e unica, sono curiosa di sentire il tuo racconto al rientro! 😉