Siete in partenza per il Marocco e volete passare due giorni a Marrakech?
Allora questo post potrebbe fare proprio al caso vostro. Ho delineato un itinerario a piedi per Marrakech perchè camminare è il modo migliore per respirare la vitalità di questa splendida città (ho fatto quasi rima!).
Mettere un piede davanti all’altro per raggiungere una meta è fantastico, sapendo che un luogo stupendo ti aspetta ma quello che è ancora meglio è la bellezza che scorre durante il tragitto. Volti che si incontrano, macchine che passano, banchi di cibo, animali che fanno parte della vita di un luogo.
Indice
Cosa vedere a Marrakech in due giorni a piedi
Al di là di tutto, muoversi per Marrakech a piedi è l’ideale ed è davvero semplice se usate la app Maps.me con mappe offline di cui vi avevo già parlato.
Le distanze tra un luogo e un altro non sono grandi e permettono di scoprire vicoli e scorsi nascosti, che sono una delle cose che più apprezzo quando viaggio.
Inoltre, se dormite in un riad sarete già all’interno della Medina e da lì riuscirete a raggiungere tutte le mete principali di Marrakech in due giorni.
Piazza Djemaa El-Fna
Un itinerario a piedi per Marrakech non può che cominciare da piazza Djemaa El-Fna, il fulcro della vita cittadina. Già la mattina comincia ad animarsi con qualche bancarella e gli incantatori di serpenti fino a riempirsi sempre più di street food, souvenir, tatuatrici all’hennè.
Moschea e minareto di Koutoubia
Accanto a piazza Djemaa El-Fna si trovano la moschea e il bellissimo minareto di Koutoubia. Da una parte il caos, dall’altra il raccoglimento: è il fascino di Marrakech.
Purtroppo l’interno della Koutoubia non è visitabile ai non musulmani ma la sua presenza è costante. Il minareto è un vero punto di riferimento quando si passeggia per la città. Nella sua semplicità è bellissima, ornata solo da due linee di piastrelle in alto, prima della cupola finale che termina con quattro sfere di rame dorato.
Tombe Saadiane
Sposandoci dal centro verso sud si raggiungono le Tombe Saadiane, il mausoleo della dinastia Saadiana. Risalgono alla fine del 1500 anche se sono state scoperte solo nel 1917.
Il palazzo non è grande ma è decorato in maniera stupenda. Le tombe sono uno spettacolo in marmo di Carrara. Per entrare a vedere la stanza principale c’è un po’ di coda ma nel frattempo potete ammirare i giardini dove sono ospitate le tombe di soldati e servi.
Palazzo El Badi
Una volta stati alle tombe non perdetevi Palazzo El Badi, un immenso paradiso di tranquillità e pace.
Sono le rovine del palazzo di un sultano: in gran parte sono all’aperto, con un laghetto artificiale al centro del cortile. Ideale per rilassarsi un attimo dopo il turbinio di emozioni che è il souk.
Palazzo Bahia
Non distante si trova la meraviglia di Palazzo Bahia, quasi 150 stanze di colori e dettagli pazzeschi in marmo, legni e mosaici, fatte costruire da un sultano tra il 1866 e il 1867. Se amate l’architettura araba qui c’è da perdersi.
Il souk di Marrakech
Risalendo verso piazza Djema El-Fna non vi resta che immergervi all’interno dell’immenso souk di Marrakech per scoprire un’altra anima di questa città. Il souk è l’anima confusionaria, chiassosa e colorata.
Al mercato potrete trovare di tutto: da scarpe e borse di pelle alle pashmine, dai gioielli alle lampade, dal cibo ai tappeti. Vi ritroverete a desiderare ogni cosa. Se poi vorrete anche comprarla, non dimenticatevi di contrattare (io sono negata a farlo).
Giardini Majorelle
Una piccola camminata e si va verso i Giardini Majorelle, giardini botanici creati dal francese Jacques Majorelle nel 1931 e riportati allo splendore da Yves Saint Laurent.
Di questa piccola oasi in città avrete sicuramente visto le immagini su Instagram, caratterizzate dall’ipnotico blu Majorelle, che caratterizza tutto il giardino.
Per completare il la visita di Marrakech in due giorni mancherebbe la Medersa Ben Youssef, vecchia scuola coranica, che pare essere bellissima, e che al momento è chiusa per lavori.
I musei citati sono tutti a pagamento (70 dirham, circa 7€).
Prima di andare via da Marrakech, però, non dimenticatevi di godervi uno dei magnifici tramonti da piazza Djemaa El-Fna quando il cielo cambia colore proprio dietro alla Koutoubia. Uno spettacolo che scalda il cuore. Per scaldare anche il corpo potreste pensare a un bel tè caldo alla menta da sorseggiare.
Marrakech è il calore che sale da una tajine, è il giallo del cous-cous. È il canto del muezzin che ti sveglia la mattina e ti accompagna per il resto della giornata.
Sono le voci confuse del souk. Sono ceste colme di spezie, gatti che ti guardano con indifferenza.
È la musica ipnotica dell’incantatore di serpenti. Sono io bambina che scopro un mondo diverso dal mio, fatto di gente che si veste in modo differente ma che non mi stupisce. Sono le note di Aisha che dopo 20 anni mi porto ancora dentro.
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Se, invece, vi è venuta voglia di ascoltare “Aisha”, correte a farlo!
4 Comments
Che bellezza, che colori! Mi hai portata con te tra quelle strade, sulla piazza, tra profumi e colori. In Marocco non ci sono ancora stata perché a dire la verità non ci avevo mai pensato, ma ora sarà difficile togliermelo dalla testa.
Anche io sono negatissima a contrattare: comprerei tutto al primo prezzo ?
Grazie, Silvia, mi fa super piacere che tu ti sia sentita lì davvero. Se hai occasione in futuro vedrai che il Marocco ti conquisterà e si mangia anche molto bene! 😉
Marrakesh e’ una delle mete nella mia lista dei viaggi da sogno: mi affascina molto quindi ho letto con interesse il tuo itinerario perche’ preferisco scoprire a piedi una citta’ anziche’ usare i mezzi pubblici o i taxi. Questo itinerario mi sembra perfetto per vedere Marrakesh in due giorni.
Quando è possibile girare a piedi è davvero piacevole, no? E poi permette di scoprire tanti angolini nascosti. Grazie Laura, sono contenta l’itinerario ti piaccia!