Un viaggio nel sud-est degli Stati Uniti è una scelta forse insolita. Un itinerario meno battuto rispetto alla sempre gettonata New York o a un tour da sogno tra California e parchi dell’Ovest ma che – ne sono certa – vi conquisterà.
Il Profondo Sud americano mi affascinava da sempre: sognavo le terrazze in ferro battuto di New Orleans, la musica country di Nashville e le case antebellum di Savannah. Ne avevo letto nei libri e viste centinaia di volte nei film.
È stato un viaggio magico e sorprendente, dove la musica e la ricca cucina creola del sud l’hanno fatta da padroni. Un on the road fatto di tanta umidità ma anche di tanti, tantissimi sorrisi. Ho collezionato così tanti magnifici ricordi e momenti felici da aver fatto scorta per un bel po’!
Sognato, studiato nei dettagli ma lasciandosi sempre sorprendere ogni giorno da piccoli gesti e grandi emozioni.
Se anche voi, come me, non riuscite a stare lontani troppo a lungo dagli States, vi propongo il mio itinerario nel sud-est degli Stati Uniti.

Spiaggia di Pensacola
Due settimane negli Stati Uniti del Sud: consigli utili
Il viaggio nel Profondo Sud è cominciato da Miami, che ci ha ospitato solo per due notti subito prima e subito dopo i due giorni alle Bahamas, e, dopo aver percorso 5800 chilometri in meno di due settimane, ci ha riportato a Miami.
L’itinerario ha toccato sei stati diversi: Florida, Alabama, Mississippi, Louisiana, Tennessee e Georgia. Un emozionante on the road nel South USA.
I chilometri da macinare sono tanti, il paesaggio cambia ogni giorno perchè le cose da vedere sono infinite ma, sfruttando la luce estiva, si riescono a visitare tantissimi luoghi anche con due settimane a disposizione.
Si passa dall’avvistamento dei delfini in mare agli armadilli lungo la strada, agli alligatori delle Everglades; dal pollo fritto al gumbo della Louisiana; dalla bibita più amata del mondo (Coca Cola) al whiskey più noto (Jack Daniel’s).
Si attraversano i luoghi che sono stati set di grandi libri e film, che ci hanno aiutato a conoscere meglio la realtà degli stati statunitensi del Sud fatti di segregazione razziale e di discriminazione, luoghi dove sono nate e cresciute figure dell’importanza di Martin Luther King.
È un viaggio nella musica: dalle note jazz del French Quarter di New Orleans al blues dei locali di Beale Street a Memphis fino agli honky-tonk country di Nashville.

Beale Street a Memphis

Nashville

Murales a Memphis
Itinerario e percorso giorno per giorno
Giorno 1: Miami – Everglades – Sarasota – Lake City
Dopo essere tornati dalle Bahamas, abbiamo lasciato Miami la mattina dopo per avventurarci in direzione Everglades. Lungo la strada (se non siete voi a guidare) prestate molta attenzione alle zone paludose: vedrete vari alligatori nel loro ambiente naturale. Abbiamo fatto stop per un immancabile giro in airboat.
Tappa poi nell’adorabile Sarasota con il suo mare azzurro lungo la costa ovest della Floride e notte a Lake City in motel.
Giorno 2: Pensacola – Mobile – Biloxi – New Orleans
Prima tappa della giornata a Pensacola, che offre una sabbia bianca da sogno, mentre Mobile è l’unico tratto di Alabama che si tocca durante il viaggio e le sue case con terrazze in ferro battuto sono una piacevole sosta.
Biloxi è l’unico sbocco sul mare dello stato del Mississippi, a cui puntare se si cerca divertimento e casinò. L’arrivo in serata a New Orleans ci ha offerto un primo, ottimo assaggio di cucina creola.
Giorno 3: New Orleans
La terza giornata è stata dedicata interamente a New Orleans con giro con il battello sul Mississippi, visita al French Quarter, beignets al Cafe du Monde, voodoo e tanta musica.

French Quarter – New Orleans

Battello sul Mississippi
Giorno 4: Oak Alley – Natchez – Jackson
Visita alla piantagione di Oak Alley, giro nella storica Natchez con le sue stupende dimore ante bellum e serata a Jackson, capitale del Mississippi.
Giorno 5: Memphis
Arrivo a Memphis e via alla scoperta della città, che non può che cominciare da Graceland, la casa-museo di Elvis Presley per poi proseguire con i Sun Studios e il National Civil Rights Museum da fuori per concludere la serata su Beale Street.
Giorno 6: Nashville
Giornata dedicata alla sorprendente Nashville tra templi della musica country, passeggiate su Broadway Street e il museo di Hazzard.
Giorno 7: Lynchburg – Marietta – Atlanta
Mattinata dedicata alla visita della sede del Jack Daniel’s a Lynchburg, pomeriggio a Marietta (non c’è altro a Marietta) nel museo dedicato a “Via col vento” e arrivo ad Atlanta sulle tracce di Martin Luther King.
Giorno 8: Atlanta – Juliette – Savannah
Mattinata ad Atlanta dedicata alla visita del World of Coca Cola, stop a Juliette dove – per i fan di “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” si trova il locale omonimo dove assaggiare i mitici pomodori verdi fritti. Pomeriggio e sera nella stupenda Savannah tra le sue tante piazze e le ricche dimore.

Alberi di Savannah
Giorno 9: St. Mary – St. Augustine – Orlando
Giornata di spostamenti con stop lungo la strada nella cittadina di St. Mary in Georgia, nella storica St. Augustine in Florida per raggiungere poi Orlando, dove riposarsi un po’, fare un po’ di shopping e passare la serata alla Universal Studios Citywalk.
Giorno 10: Cape Canaveral – Miami
Almeno mezza giornata va dedicata a Cape Canaveral per visitare la NASA prima di raggiungere Miami in serata.
Giorno 11: Keys – Miami
Alla scoperta delle Keys arrivando fino a Islamorada per poi tornare a Miami con South Beach e l’Art Déco District.
Giorno 12: Miami
Mattinata dedicata all’esplorazione di Little Havana e aereo nel pomeriggio.

Art Déco District – Miami

Atlanta
Quando fare un viaggio nel Profondo Sud USA
Il periodo ideale per fare un viaggio negli Stati Uniti del sud va da ottobre ad aprile. La tarda primavere e l’estate, invece, invece sono stagioni molto calde e umide.
Io ci sono andata proprio ad agosto ed effettivamente il caldo era davvero tanto, il sole picchia ma con un po’ di accortezze (tanta acqua, crema solare e cappelli) e fattibile.

Everglades

Atlanta, Georgia

Abiti di “Via col vento” a Marietta, Georgia
I Visitor Center, cominciare a scoprire uno stato
Che gli americani siano bravissimi con la pubblicità e la promozione di se stessi è un dato di fatto. Così ogni volta che si entra in un nuovo stato, lungo le highway sono presenti i Visitor Center, che permettono di raccogliere un sacco di idee e informazioni utili sul luogo che si sta per visitare.
In base allo stato sono più o meno grandi ma sempre ugualmente forniti. Solitamente regalano anche qualcosa di tipico del luogo: da un caffè a un sacchettino di frutta secca.
Inoltre, per chi – alzi la mano chi non lo fa – ama fotografare tutti i cartelli di ingresso degli stati americani, i Visitor Center sono un’ottima occasione: di solito ne hanno sempre una riproduzione a grandezza naturale.
Allora, vi ho fornito abbastanza motivi per aggiungere questa zona alla vostra lista dei desideri?
Sogni altri viaggi negli States?
6 Comments
Che dire?! splendido! un sogno ad occhi aperti… ci sono così tanti posti belli al mondo ma tu li scovi proprio tutti.
Ma grazie, Sandra! :-* Devo dire che questi luoghi mi hanno davvero riempito il cuore!
Mi pacerebbe tornare a New Orleans, dove ho avuto poco tempo a disposizione ma quel poco che ho visto mi è piaciuto tantissimo. E i beignet del Café du Monde, non ci devo pensare!
Alle Bahamas vorrei andarci fa tanto tempo, spero di realizzare presto questo sogno ?
New Orleans è proprio uno di quei luoghi in cui tornerei subito, così affascinante! E che dire delle Bahamas? I colori di queste isole li ho ancora negli occhi!
Meraviglioso!!! Un OTR davvero splendido. Ti dico la verità mi segno tutte le tappe perché potrei anche inserirle nel mio prossimo tour in US
Mi fa super piacere ti piaccia, è stato un viaggio che mi è rimasto davvero dentro! Sono curiosa di scoprire il tuo tour!