Visitare la Death Valley in un giorno è il tempo ideale per imprimersi ben in mente la particolarità e la bellezza di questo territorio senza che diventi ripetitivo.
Un po’ come se la bellezza andasse presa a piccole dosi per goderne a pieno. Il troppo stroppia e non consente di apprezzare fino in fondo i diversi aspetti di un luogo.
Durante un viaggio lungo la California e, in generale, la costa ovest degli Stati Uniti, la Valle della Morte è un richiamo irresistibile, qualsiasi stagione sia. Noi ci siamo andati nel mese più caldo dell’anno, che non è certamente il migliore ma è fattibile.
Indice
Visitare la Valle della Morte in giornata
Itinerario nella Death Valley: le tappe imperdibili
La Death Valley è facilmente raggiungibile sia che si arrivi da Los Angeles sia che si arrivi da Las Vegas. Noi l’abbiamo raggiunta dopo la tappa al Sequoia National Park.
Strade lunghissime che sembrano non aver fine, distese sconfinate a destra e a sinistra, la terra arida e sempre più desertica che piano piano conduce verso la meta.
Si passa per la desolata e deprimente Trona, paesino minerario di quelli che si vedono nei film, aridi nell’aspetto e nella vita. Si incrocia qualche sporadico arbusto, valli enormi e alte montagne. Si fiancheggia il paese fantasma di Ballarat (dove non ci siamo fermati per mancanza di tempo) e finalmente si arriva alla scritta che preannuncia l’ingresso nel parco nazionale della Valle della Morte.
Così eccoci pronti a visitare la Death Valley in un giorno. Faccio una piccola premessa: andare alla scoperta della Valle della Morte in agosto vuol dire affrontare temperature che arrivano attorno ai 50°. Anche per combattere il caldo, una giornata nel parco è più che sufficiente.
Arrivando da Sequoia, l’ingresso al parco è dall’entrata di Panamint Springs. Da lì alla prima vera attrazione del parco c’è ancora un po’ di strada da fare, che, ovviamente, viene presto ricompensata.
Proseguendo lungo la strada si arriva a Mesquite Flat Sand Dunes, meravigliose dune di sabbia, che raggiungono un’altezza di circa 30 metri. I granelli di sabbia scottano, il sole batte forte ma l’effetto che regala questo sali scendi continuo è spettacolare.
Ancora più di impatto è Artist’s Palette, un insieme di montagne rocciose in cui la natura c’ha messo davvero il cuore. Si raggiunge deviando dalla strada principale per vedere la Artist’s Drive, 10 km di spettacolari rocce visitabili in un percorso a senso unico.
Percorso che vi porterà fino alla Artist’s Palette: quello che vi si presenterà davanti agli occhi è un meraviglioso dipinto in cui si incrociano diverse sfumature colorate. La poesia di verde, rosa, giallo e marrone che si mischiano vi lascerà senza fiato.
Frutto dell’ossidazione di metalli e altri elementi che si trovano in questo terreno.
Usciti da Artist’s Drive e proseguendo su Badwater Road si arriva in una delle tappe immancabili in qualsiasi giro alla Death Valley: Badwater, il punto più basso del Nord America.
Il bacino di Badwater, infatti, è un’incantevole distesa di saline, che si trova a 86 metri sotto il livello del mare. Qui i quasi 50° si fanno sentire ancora di più che altrove ma la vista è di tutto rispetto. Il terreno bianco si estende come un lungo e prezioso tappeto.
Prima di uscire – se si va in direzione di Las Vegas – la natura stupisce ancora una volta con Zabriskie Point, la tappa più nota e irrinunciabile se si visita la Death Valley in un giorno.
A me, che sono una cinefila, Zabriskie Point fa subito pensare all’omonimo film di Michelangelo Antonioni. A parte ciò, Zabriskie Point è un luogo spettacolare, che non sembra nemmeno appartenere alla Terra.
Un ambiente arido ma vitale: le linee che disegnano questo paesaggio di origine sedimentaria, vulcanica ed erosiva sembrano quasi vene che scorrono e portano vita, nonostante qui non nasca proprio nulla.
Quanto costa il biglietto d’ingresso alla Death Valley?
Il biglietto d’ingresso alla Death Valley costa 30$ a macchina. Se visitate più parchi, però, è sicuramente più conveniente l’Annual Pass che consente l’accesso a tutti i parchi americani per un anno per soli 80$.
Dormire all’interno del parco nazionale della Death Valley o fuori?
Da quello che ho letto, non vale la pena dormire all’interno del parco. I prezzi sono certamente alti e di notte non c’è molto da fare.
Noi abbiamo dormito la sera prima in un motel a Ridgecrest, a metà tra Sequoia e Death Valley, e la sera dopo direttamente a Las Vegas.
Consigli per visitare la Death Valley in agosto
Agosto non è certamente il periodo migliore per visitare la Death Valley ma è anche quello in cui la maggior parte delle persone riesce di più a muoversi.
Dato che le temperature in questo periodo sono roventi, prima di entrare nel parco nazionale della Valle della Morte, controllate sempre che la macchina abbia tutto ciò che le serve: acqua e sufficiente benzina.
Portatevi un cappello e tanta tanta acqua da bere e magari anche spray per rinfrescarvi un poco.
Non dimenticate di lasciar stare i pensieri e portate con voi la voglia di godere dei meravigliosi regali della natura.
12 Comments
Che ricordi!!! Io della Death Valley me ne sono innamorata.Noi siamo arrivati da Las Vegas e quindi il giro è al contrario del tuo ma ogni punto è stato toccato. In più noi ci siamo beccati pure la tempesta di sabbia. Dormire all’interno è stata un’esperienza unica. E’proprio vero che ogni cosa va vista con i propri occhi. Un saluto e grazie per questo ricordo. Bacioo
Se vuoi guardare le mie foto e leggere delle mie emozioni curiosa nel mio post e fammi sapere 🙂
https://viaggiandoconbea.com/2016/06/16/death-valley-affascinante-da-togliere-il-respiro/
Ciao Bea, mi fa proprio piacere averti fatto rivivere bei ricordi. La tempesta di sabbia dev’essere stata un’esperienza davvero particolare!
Passo molto volentieri a leggere il tuo post. 🙂
Sicuramente porterei litri e litri di acqua come hai consigliato tu, a quelle temperature potrei sciogliermi. La Artist’s palette è mozzafiato!
Vero? Se non fosse stato per il caldo, sarei stata ancora a lungo ad ammirarla! 😉
Che meraviglia questi stupendi panorami, per me è un sogno visitare questo luogo e spero vivamente di riuscirci presto!
Sono certa ce la farai sicuramente! 😉
A me non spaventano le temperature roventi, deve essere davvero una meraviglia la Death Valley. Mi piacciono i paesaggi brulli e un po’ selvaggi, mi rilassano 😀 bellissimo Zabriskie Point, hai visto il film omonimo?
Sì, molti anni fa ma vorrei proprio rivederlo ora dopo esserci stata. 😉
Questo articolo è molto interessante, ma mi è stato davvero utile anche per una ragione pratica: pochissimi parlano della death valley in agosto, periodo in cui potrei visitarla per questioni di tempo, ma grazie a te ho tutte le info utili per il mio prossimo viaggio con tanti suggerimenti per viverla al meglio anche nel periodo che non è il più indicato.
Mi fa proprio piacere questa cosa, Camilla. Agosto non è sicuramente il periodo più indicato ma è anche quello in cui la gente ha più facilità a spostarsi. 😉
Io anche ci sono stata in agosto, in giornata partendo e tornando da Las Vegas. Ho visto più o meno tutte le cose che hai elencato tu, ma ciò che ricordo più di tutto è il cado insopportabile che rendeva difficoltoso anche solo fare due passi! Però che spettacolo incredibile!
Sì, per il caldo bisogna fare un sali e scendi continuo dall’auto ma l’ambiente merita davvero qualsiasi sacrificio. 🙂