È passata appena una settimana dal mio viaggio a Malta eppure mi sembrano secoli.
Perchè quando si torna da un viaggio, appena si mette il piede fuori da quella scaletta che solo qualche giorno (settimana – mese – anno) prima era stato il primo passo verso una nuova avventura, si viene catapultati in un attimo nella realtà. In un mondo che, per quanto comunque ci piaccia, rappresenta la routine, con tutti i pro e i contro.
Indice
La fase del distacco post-rientro
Ho scelto il termine “distacco” perchè quando io torno a casa dopo un viaggio almeno per qualche giorno mi sento proprio distaccata dalla realtà che mi circonda. Il mio corpo è a casa ma la mia mente è ancora in viaggio e si aggrappa alle piccole cose più futili per rivivere ancora un attimo quelle sensazioni straordinarie che solo la scoperta di un luogo sa dare.
Futili, sì, perchè io comincio subito a pensare “ah, ieri ero a Londra a fare l’afternoon tea”, “ah, se fossi a Bali a quest’ora Bali sarei in auto diretta alle risaie”, “ah, che bello era alzarsi al mattino con 20° come a Malta”.
Insomma, comincio a provare una super nostalgia da rientro con cui stresso la persona che ha viaggiato con me (e se ho viaggiato da sola, il malcapitato di solito è il mio ragazzo, che sbuffa appena comincio i miei vaneggiamenti).
La fase del ricordo post-rientro
Subito dopo le parole passo al ricordo visivo e comincio a riguardare le fotografie del viaggio appena posso – preferibilmente la sera con la musica nelle orecchie.
Adoro immergermi nelle immagini, notare particolari che mi ero dimenticata, rivivere il momento, riguardare i bellissimi posti visti.
La fase della programmazione post-rientro
Ebbene, dopo aver affrontato tutte le altre fasi e aver rivissuto il mio viaggio attraverso i ricordi, posso finalmente guardare avanti e in questo caso guardare avanti è solo un altro modo per dire: “pensare al prossimo viaggio”.
Se io non ho almeno un viaggio programmato nel prossimo futuro mi sento un po’ persa, come se davanti a me ci fosse il vuoto. Non ci riesco proprio a stare senza il brivido del viaggio.
Anche perchè è vero che per quanto lungo possa essere un viaggio, comunque vada, si torna sempre ma è anche vero che si torna cambiati, anche se magari non ce ne si accorge subito.
Raccontatemi nei commenti come vivete voi il rientro a casa dopo un viaggio.
56 Comments
Ti dirò, all’inizio il rientro da un viaggio per me era un vero e proprio momento tragico. Ora, invece, viaggiando per periodi lunghi varie volte all’anno, vedo il rientro a casa come un tornare nella mia tana, con tutti i miei affetti. 🙂
Sì, ti capisco, anch’io quando sto via a lungo poi ho piacere a tornare a casa, che è una vera e propria tana, come dici tu! 😉
Ciao Giulia, la Depressione post- viaggio é una roba fortissima. Anche io ne vengo colta quasi sempre non appena termina l’esperienza. Fortuna, peró, che c’é la fase di pianificazione del viaggio successivo che rende questo “dolore” piú gestibile. Ma fortuna, soprattutto, che questo mondo é cosí grande a tal punto che c’´sempre un posto nuovo dove andare! 🙂
Ah, sì, hai proprio ragione, il mondo è così grande e vario che c’è sempre qualcos’altro da esplorare!
Rientrare da un viaggio per me è sempre una cosa piacevole. Mi piace rimettere in ordine le idee e soprattutto rileggere le guide dopo che le cose l’ho viste o fatte. Poi penso subito ad organizzare il prossimo viaggio… anzi, quello già nel viaggio di ritorno.
Rivivere il viaggio tramite gli oggetti che ci hanno accompagnato è proprio bello!
In passato, le prime 48 ore erano tragiche, volevo subito ripartire. Negli ultimi due/tre anni abbiamo iniziato a viaggiare più spesso, magari per pochi giorni ma con più frequenza, quindi tornare a casa non è più un momento traumatico! Aggiungo che dipende molto dalla destinazione e dal tipo di viaggio: siamo stati in Scozia nel 2015 e da allora la voglia di tornare non è mai passata!
Aumentare la frequenza dei viaggi aiuta molto, è proprio vero. 🙂 Che meraviglia la Scozia, finora io sono stata solo ad Edimburgo ma mi piacerebbe molto scoprirla di più.
Sorrido nel leggere il tuo articolo perché anche per me è proprio cosi XD dal paragonare l’orario riflettendo ai vari spostamenti durante il viaggio fino a rivedere le milioni di foto scattate.
Ultimamente ho scoperto che rientrare da un viaggio con un altro già programmato è un vero toccasana quindi ho adottato questa strategia.
Che bello trovare altre persone che vivono le stesse sensazioni. 🙂 Mi sa che programmare il prossimo viaggio è proprio la soluzione migliore per non farsi prendere troppo dalla malinconia.
Mi ritrovo molto nelle tue parole..
Tornare è triste e malinconico.. si torna sempre diversi dopo un viaggio!
Anch’io quando sto per tornare inizio già a programmare un altro viaggio.. 🙂
Mi fa piacere che condividiamo questi pensieri! Eh sì, non resta che pensare al prossimo viaggio, non c’è cura migliore.
Io la vivo male! Cerco sempre di avere il prossimo viaggio già organizzato così non mi deprimo troppo. Per Pasqua andremo a Valencia e per il ponte del primo maggio a Malaga, così quando scenderemo dall’aereo da Valencia non sarò troppo triste perché dopo un mese ripartirò 🙂
Ahah, ottima strategia! 😉 Che belle mete hai scelto, Valencia poi è da tanto che l’accarezzo, mi farai sapere come ti è sembrata.
Il rientro è sempre un momento delicato anche per me! Se sto rientrando da un viaggio breve, è un pò un trauma. Se invece sto rientrando da un viaggio più lungo è un mix di gioia e alienazione! In ogni caso mi serve sempre qualche giorno per ambientarmi di nuovo!
Ecco, hai scelto un termine secondo me perfetto: bisogna ambientarsi di nuovo!
Mi becchi proprio in un momento malinconico e nostalgico, sono bloccata qua a casa in attesa del trasloco del mese prossimo. Gli unici viaggi che faccio per il momento sono mentali o letterari con i libri 😀 a volte mi piace tornare e stare un po’ con il mio compagno, famiglia e amici, ma a volte sento subito il bisogno di prendere lo zaino e partire 🙂
Sono bellissimi viaggi anche quelli coi libri! Comunque è sempre bello tornare a casa e rivedere famiglia e amici, la soluzione ideale è cominciare a preparare la prossima avventura, anche se non a breve termine.
Interessante il tuo punto di vista sul rientro, io ne ho uno un po’ diverso. Quando rientro dai miei viaggi, mi sento sempre molto carica e proiettata verso la vita di ogni giorno con tante cose da fare e tante idee per farle al meglio. Non soffro da sindrome da rientro, ma posso capire che sia una cosa comune.
Riversare subito le energie e gli stimoli nella vita di tutti i giorni credo sia davvero bellissimo!
Io sono anni che torno a casa il giorno prima del rientro al lavoro. Un po’ da pazzi (specie per recuperare il fuso) ma le ferie mi servono sempre tutte, sino all’ultimo giorno! Questo mi impedisce di ripensare troppo al viaggio appena terminato, dato che devo subito riprendere il ritmo. Però anch’io amo pensare subito al viaggio successivo!
Capisco benissimo il tuo sfruttare tutti i giorni di ferie fino all’ultimo in viaggio! 😉
Per me i rientri sono davvero un trauma, ci metto giorni o forse settimane per riadattarmi.Ricordo al rientro del nostro viaggio negli USA sono stata davvero male…
Anche per me è lo stesso, soprattutto per certi luoghi più lontani e quindi meno raggiungibili con facilità. 🙂
Io quando rientro ho il panico del ‘recupero cose da fare’.
Che brutto, è proprio vero, bisogna riprendere in mano tutto quando si torna.
I rientri per me sono un momento nero. Più è lungo il viaggio, più è difficile il rientro. Poi scatta la programmazione compulsiva di tutto ciò che ho da fare. E ovviamente si pianifica già un viaggio successivo, giusto per tirarci un po’ su il morale!
Molto dipende dalla lunghezza del viaggio, hai proprio ragione!
Beh ad essere sincera e, come tutti credo, il rientro é duro e molto dipende dalla destinazione in cui sono stata. Sono amante dei caraibi, del sangue latino e qui in Europa di latino c é ben poco. La gente é individualista e molto fredda. Come travel coach, il mio obiettivo personale é trarne I benefici ed apportarli nella mia vita, ossia in questo caso, mettere un po’ del mio ” sangue latino” nella vita di tutti I giorno. In fondo quello che riceve e quello che si da..
Il tuo obiettivo è davvero stupendo: dovremmo tutti imparare a trasmettere i benefici dei viaggi nella vita di tutti i giorni.
Il mio rientro da un viaggio, solitamente, contempla due fasi. Appena arrivata sono euforica e felicissima, perchè la mia mente è ancora in viaggio e penso a tutte le foto che ho fatto e che dovrò editare (cosa che mi riempie sempre di adrenalina). Ma passati un paio di giorni al massimo, depressione pura da rientro alla realtà!!
L’impatto con la realtà è proprio duro, eh? Però riguardare le foto è sempre un piacere!
Sono giusto giusto rientrata ieri in Italia dopo un anno in Giappone, rimarrò qui 2 settimane, è strano trovarsi in vacanza a casa, è bello rivedere la mia famiglia, i luoghi che mi hanno accompagnata per 20 anni, e allo stesso tempo già mi manca il continuo suono della lingua giapponese intorno, la piccola via di casa, la mia bicicletta rosa di Tokyo. Capisco il sentimento che ti ha fatto scrivere il post 🙂
Wow, tu tra l’altro sei un bel po’ lontana da casa quindi questa sensazione di spaesamento dev’essere ancora più forte. 🙂
Per me dipende, a volte è traumatico, altre volte sono contenta di rientrare!
Ogni viaggio è un mondo a sè, alla fine, no?! 😉
Al rientro dalla Thailandia ho cercato di consolarmi spruzzando ovunque gli spray di aroma terapia che avevo comprato là fino a quando il mio fidanzato non ha iniziato a scappare nelle altre stanze quando mi vedeva in versione casalinga new age a respirare le essenze e spruzzarle ovunque, la depressione post viaggio va affrontata seriamente ahahahahaha
Ahahah, questo aneddoto è fantastico!! 😉 E poi ci vuole ironia anche in queste cose.
al rientro dall’Australia è stato un malessere continuo. Piangevo piangevo e piangevo. Non volevo più stare in italia. QUel distacco completo da dove son venuta e cresciuta! una cosa mai provata prima.
Io l’ho provato dopo un’estate in America. Ci sono viaggi che suscitano davvero emozioni molto forti, in grado di destabilizzare! Poi immagino che dopo essere stati in Australia uno non voglia tornare indietro…
Il post rientro è per me sempre traumatico… inizio praticamente a stare male gia a Mxp, mi assale una ansia che a volte non riesco a spiegarmi… forse perche in vacanza sono piu libera di pensare, agire e vivere la giornata in maniera meno fretica (anche se qlc dice che andare in vacanza con me è un tour de force ahahhahha … poi però inizio a guardare le mille foto scattate e ri vivo i momenti ….
da un giorno all’altro poi inizio a sognare il prossimo viaggio!
Accade tutto all’improvviso, no? Un giorno ci si alza e il malessere si trasforma in voglia di partire verso la prossima meta.
Io amo viaggiare, ma sono sempre contenta quando torno a casa. E quando torno passo la prima settimana in ‘stato di grazia’: felice e contenta di aver fatto un’esperienza nuova e di aver fatto mille mila foto da riguardare e commentare….
Hai ragione, bisognerebbe sempre essere così, non pensare al fatto che l’esperienza è finita ma che è stata bellissima!
Eh si Giulia, anche a me viene la nostalgia post viaggio. La saudade, parola che esprime esattamente questa sensazione che in italiano nn esiste. Come ti capisco, in aereo all andata gia pianifico il prox viaggio… Siamo tutte malate di viaggio?
Ed è una malattia bellissima! <3
Ciao Giulia, anche a me succede la stessa cosa. Devo sempre avere almeno un viaggio da organizzare e quando ritorno mi ci butto a capofitto. Anche se a volta la nostalgia prevale per giorni prima di tornare alla routine quotidiana e dopo un po’ guardi le foto e dici: ma dai questa cosa non me la ricordavo, veramente l’abbiamo fatta?
Quanto è vero, riguardando le foto con calma poi si notano e ricordano particolari ulteriori! Quanto è bello viaggiare. 😉
Tornare a casa mi piace, mi piace ricordare, rivedere le foto, raccontare… ma appena metto piede dentro casa inizio anche a pensare al prossimo viaggio 😛
La voglia di viaggiare è più forte di tutto!
Anch’io provo la stessa sensazione… anzi, non vorrei neanche tornare a casa!! Menomale che si può pensare già alla prossima meta!!
Anch’io non vorrei neanche tornare a casa spesso, soprattutto quando sono via solo da pochi giorni! 🙂
Io ho bisogno di sapere già quando e dove sarà il viaggio successivo altrimenti mi sento persa. E finché non ho prenotato continuo a cercare informazioni su internet e mi scervello. A volte vorrei riuscire a godermi di più il momento. È anche vero che non faccio viaggi lunghi da tanto tempo e quindi la percezione cambia completamente.
Quanto è vero, quando i viaggi sono lunghi c’è sicuramente più piacere/bisogno di tornare a casa ma per i viaggi brevi anche a me consola sempre sapere che prossimamente ce ne saranno altri!
Guarda cara, io ormai ho preso a principio il proposito di non tornare mai da un viaggio senza averne un altro prenotato già… almeno uno, se sono di più, meglio ancora…..
Io ho già delle idee sul viaggio della prossima estate e pure su quella dopo.
Credo sia una malattia, una dipendenza… boh, chiamiamola come ci pare ma il succo non cambia!
Come sempre, belle foto e bello spunto.
Elena
Esattamente, avere già un viaggio in programma aiuta a tenere la mente impegnata e la voglia di viaggi a bada per un po’!
Grazie davvero! :-*