Uno dei musei più visitati di Amsterdam è la casa di Anna Frank.
La sua storia mi era ben nota grazie alle tante trasposizioni cinematografiche del diario che teneva quotidianamente durante i due anni di reclusione in casa tra il 1942 e il 1944.
Una storia che ha commosso generazioni di persone fin dalla prima pubblicazione de “Il diario di Anna Frank” avvenuta nel 1947.
Una storia di guerra e di sogni, una testimonianza importantissima dei retroscena della Seconda Guerra Mondiale. Anna Frank, infatti, era una ragazza ebrea che viveva ad Amsterdam, costretta, insieme alla sua famiglia, a vivere clandestinamente per sfuggire alle persecuzioni naziste.
La casa in cui la famiglia Frank si nascondeva è diventata poi il museo che oggi tutti conosciamo e che è una delle cose da fare assolutamente ad Amsterdam in un weekend.
Visitare la casa-museo di Anna Frank ad Amsterdam
La casa-museo di Anna Frank “Anne Frank Huis” si trova in Prinsengracht 263-267 ad Amsterdam, in quello che era l’ufficio di Otto Frank, padre di Anna.
La famiglia Frank, di origine tedesca, si era trasferita ad Amsterdam per sfuggire al crescente potere nazista in Germania fino a quando, nel 1942, si vede costretta a vivere clandestinamente in una soffitta – la “Secret Annex” – insieme a un’altra famiglia e a un amico di famiglia.
Due anni di reclusione senza mai respirare aria fresca, due anni in cui stare attenti a non fare troppo rumore, a parlare piano, a vivere nella paura costante. Due anni raccontati accuratamente nel diario di Anna Frank. Due anni terminati con l’arresto e la deportazione nei campi di concentramento.
Campi di concentramento da cui Anna non è mai uscita (così come la madre e la sorella), morta di malattia nel 1945 a Bergen-Belsen.

© Anne Frank House / Photographer: Cris Toala Olivares
L’ingresso alla casa di Anna Frank è a pagamento (viene 10€) e va prenotato online, non è possibile acquistarli in loco. Si entra a scaglioni di orario anche perchè le stanze sono piccole e così si riesce a godere a pieno della visita.
Viene fornita a tutti l’audioguida in lingua, utilissima per avere una spiegazione più approfondita rispetto ai pannelli presenti, basta avvicinarla a un simboletto specifico all’interno di ogni stanza perchè parta.
Le stanze in cui Anna Frank e la sua famiglia si nascondevano sono coperte dalla libreria originale che celava l’ingresso alla soffitta a occhi curiosi. È praticamente l’unico mobile rimasto all’interno ed è davvero un simbolo dell’immersione in un’altra epoca e in una vita così incredibile e lontana da noi eppure così vicina.
Eppure, nonostante la paura e le preoccupazioni, la vita all’interno del nascondiglio scorreva normale, diventando pian piano una routine. Sulle pareti della stanza di Anna si trovano ancora i ritagli di giornale con foto di attrici famose che lei collezionava.
Alla fine dell’esposizione è possibile anche vedere alcune pagine originali del diario di Anna Frank, il modo migliore per concludere una visita toccante. Una finestra su un pezzo di storia del Novecento folle e inimmaginabile.

© Anne Frank House / Photographer: Cris Toala Olivares

© Anne Frank House / Photographer: Cris Toala Olivares
Dalla realtà ai film: la storia di Anna Frank sullo schermo
La storia di questa intelligente ragazzina che sognava di diventare scrittrice una volta finita la guerra è stata rappresentata a teatro e portata sul piccolo e grande schermo innumerevoli volte.
Tra questi il film più famoso è “Il diario di Anna Frank” (1959, The Diary of Anne Frank) di George Stevens, vincitore di 3 premi Oscar. Ha sicuramente il merito di aver contribuito a far conoscere la storia di Anna, io stesso ricordo di averlo visto la prima volta alle scuole elementari.
Da qui in poi ne sono stati tratti altri tra cui una serie tv americana del 2001 “La storia di Anne Frank” con Ben Kingsley come Otto Frank, considerata tra le migliori trasposizioni. Al 2009 risale, invece, la miniserie della BBC “Il diario di Anna Frank” più legata alla figura di Anna e alle sue sensazioni che non agli aspetti storici.
Infine, nel 2010 è stato realizzato il film tv italiano “Mi ricordo Anna Frank” che si ispira al libro omonimo di Alison Leslie Gold, che racconta la storia di Anna attraverso i ricordi della sua amica d’infanzia Hanneli Goslar.
Che abbiate letto il suo diario o visto uno dei film che ne è stato tratto, la casa di Anna Frank merita una visita: è un pezzo di storia drammatica e terribile ma anche di sogni dato che, sebbene nel dolore, Otto Frank alla fine è riuscito a far realizzare alla figlia il grande sogno di diventare scrittrice.
In collaborazione con Anne Frank Huis
Tutte le immagini sono prese dalla pagina Flickr di Anne Frank House (© Anne Frank House / Photographer: Cris Toala Olivares).
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